La piantumazione è stata eseguita da ERSAF (Ente Regionale Servizi all’Agricoltura e Foreste) che lo ha piantumato a partire dal 2007 con millecinquecento fra aceri, tigli, frassini e arbusti di rosa canina, sambuco e altre essenze. Un’area di tre ettari è occupata da una marcita, creata col contributo delle acque di due rogge.
Nel perimetro del parco si trova anche un laghetto attrezzato per il birdwatching, tre piccoli stagni utilizzati per il reinserimento di anfibi e uccelli acquatici e una pista ciclo-pedonale.
Il parco è stato inaugurato nella primavera del 2009 con dedica a Giuseppe “Peppino” Impastato, ucciso nel 1978 a Cinisi, dove era nato e conduceva da tempo attività giornalistica e politica, denunciando le pesanti influenze esercitate sull’amministrazione e sulla vita del paese dal capomafia locale, Gaetano Badalamenti, poi condannato come mandante del suo omicidio.
Raggiungibile ora anche tramite la nuova pista ciclopedonale che parte dalla stazione di Gaggiano.
Curiosità: Peppino Impastato fu ucciso nella notte fra l’8 e il 9 maggio 1978. La notizia della sua morte fu quasi ignorata dalla stampa in quanto nelle stesse ore veniva ritrovato il cadavere di Aldo Moro, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse. Sul luogo del delitto (i binari della ferrovia) venne lasciata una carica di tritolo per inscenare un attentato maldestro, finito con la morte dell’attentatore. Le indagini presero una strada sbagliata e solo l’insistenza del fratello Giovanni e della madre Felicia portarono, con anni di ritardo, alla scoperta della verità. Alle elezioni comunali svoltesi dopo la sua morte, Peppino Impastato fu comunque eletto, nella lista di Democrazia Proletaria.