Pista ciclo-pedonale che parte in località cimitero di Gaggiano. Da Gaggiano si può raggiungere percorrendo il Viale delle Rimembranze, tratto di strada chiuso al traffico che conduce al cimitero del capoluogo.
Seguendo la pista, si arriva in località Guzzafame, si prosegue poi su strada a bassa intensità di traffico per giungere fino a Vigano Certosino.
Su proposta dell'Associazione Il Rachinaldo, è stata intitolata ad un corridore del ciclismo storico che "rappresenta un'epoca in cui si correva per passione e si contribuiva a diffondere l'uso della bicicletta":
GIOVANNI PISSARELLI
(Noviglio 1902-Milano 1963)
Il legame di Giovanni Pissarelli con Gaggiano è nato durante la permanenza della sua famiglia, dopo la Grande Guerra, alla cascina Guzzafame e si è rinnovato negli anni Sessanta quando ha fondato un Gruppo Sportivo col proprio nome inserendovi giovanissimi corridori di Gaggiano, uno dei quali, Maurizio Mantovani, ha vinto nel 1962 il campionato italiano di categoria.
Nello stesso periodo ha promosso diverse gare per ex corridori (i “veterani”) con partenza e arrivo in paese.
Al suo funerale è andato a suonare il Corpo Musicale di Gaggiano.
Ha corso dal 1921 al 1935, sempre tra i dilettanti, partecipando cinque volte al Giro d’Italia e ottenendo in due stagioni il sostegno di altrettante squadre professionistiche, la Bianchi e la Gloria.
La sua prima gara, appena diciannovenne, è promossa a Milano dalla Gazzetta dello Sport e Pissarelli la conclude al terzo posto. Ottiene grande notorietà vincendo la terza di una breve corsa a tappe, da Zurigo a Berlino, con una lunga volata nello stadio della capitale tedesca.
Grazie alle sue poderose volate, ottiene buoni piazzamenti in diverse tappe dei suoi Giri d’Italia, dove grazie alla forza fisica emerge soprattutto nel finale: è terzo a Milano, nell’ultima frazione del Giro 1928, ottavo per due volte nelle ultime tappe dei due Giri successivi. Il miglior risultato in classifica generale è il 22º posto nell’edizione del 1928.
Nello stesso anno partecipa alla Sei Giorni di Nizza, rivelandosi un discreto pistard.
(Noviglio 1902-Milano 1963)
Il legame di Giovanni Pissarelli con Gaggiano è nato durante la permanenza della sua famiglia, dopo la Grande Guerra, alla cascina Guzzafame e si è rinnovato negli anni Sessanta quando ha fondato un Gruppo Sportivo col proprio nome inserendovi giovanissimi corridori di Gaggiano, uno dei quali, Maurizio Mantovani, ha vinto nel 1962 il campionato italiano di categoria.
Nello stesso periodo ha promosso diverse gare per ex corridori (i “veterani”) con partenza e arrivo in paese.
Al suo funerale è andato a suonare il Corpo Musicale di Gaggiano.
Ha corso dal 1921 al 1935, sempre tra i dilettanti, partecipando cinque volte al Giro d’Italia e ottenendo in due stagioni il sostegno di altrettante squadre professionistiche, la Bianchi e la Gloria.
La sua prima gara, appena diciannovenne, è promossa a Milano dalla Gazzetta dello Sport e Pissarelli la conclude al terzo posto. Ottiene grande notorietà vincendo la terza di una breve corsa a tappe, da Zurigo a Berlino, con una lunga volata nello stadio della capitale tedesca.
Grazie alle sue poderose volate, ottiene buoni piazzamenti in diverse tappe dei suoi Giri d’Italia, dove grazie alla forza fisica emerge soprattutto nel finale: è terzo a Milano, nell’ultima frazione del Giro 1928, ottavo per due volte nelle ultime tappe dei due Giri successivi. Il miglior risultato in classifica generale è il 22º posto nell’edizione del 1928.
Nello stesso anno partecipa alla Sei Giorni di Nizza, rivelandosi un discreto pistard.