Tra le campagne a sud del Naviglio, in prossimità della cascina Baitana, parte la pista che porta verso la Madonna del Dosso e poi prosegue tra le strade di campagna.
Su proposta dell'Associazione Il Rachinaldo, è stata intitolata ad un corridore del ciclismo storico che "rappresenta un'epoca in cui si correva per passione e si contribuiva a diffondere l'uso della bicicletta":
ZUCCA GIANNI
(Vidigulfo 1902-Gaggiano 1978)
Pietro Zucca lavora alle Ferrovie dello Stato ed è la ragione per cui lascia Godiasco, provincia di Pavia, alla fine dell’Ottocento per trasferirsi a Gaggiano coi suoi sette figli.
Il quarto, Giovanni detto Gianni, si occuperà invece di biciclette, trovando subito lavoro alla fabbrica aperta a Milano nel 1896, da Umberto Dei, artigiano e corridore che sarà protagonista cinque anni dopo ai campionati del mondo su pista di Berlino utilizzando una bicicletta di sua produzione.
Gianni Zucca fabbrica i telai e, una volta imparato il mestiere, apre bottega a Gaggiano, sulla via Vigevano (che diventerà via Roma).
Corre lui stesso, nel periodo fra le due guerre, ma senza particolari successi.
Da appassionato, resterà fra le biciclette per tutta la vita, organizzando e guidando la squadra ciclistica del Dopolavoro negli anni Trenta, rifondando l’Unione Sportiva Gaggianese nel dopoguerra, collaborando alla nascita del Gruppo Sportivo Enal Pissarelli nel 1964 e ispirando la fondazione del Pedale Veloce Gaggiano nel 1965. Si devono a lui i primi colpi di pedale dati da molti giovani del paese, alcuni dei quali destinati al passaggio al professionismo (come Gianni Fusar Imperatore e Franco Calvi).
(Vidigulfo 1902-Gaggiano 1978)
Pietro Zucca lavora alle Ferrovie dello Stato ed è la ragione per cui lascia Godiasco, provincia di Pavia, alla fine dell’Ottocento per trasferirsi a Gaggiano coi suoi sette figli.
Il quarto, Giovanni detto Gianni, si occuperà invece di biciclette, trovando subito lavoro alla fabbrica aperta a Milano nel 1896, da Umberto Dei, artigiano e corridore che sarà protagonista cinque anni dopo ai campionati del mondo su pista di Berlino utilizzando una bicicletta di sua produzione.
Gianni Zucca fabbrica i telai e, una volta imparato il mestiere, apre bottega a Gaggiano, sulla via Vigevano (che diventerà via Roma).
Corre lui stesso, nel periodo fra le due guerre, ma senza particolari successi.
Da appassionato, resterà fra le biciclette per tutta la vita, organizzando e guidando la squadra ciclistica del Dopolavoro negli anni Trenta, rifondando l’Unione Sportiva Gaggianese nel dopoguerra, collaborando alla nascita del Gruppo Sportivo Enal Pissarelli nel 1964 e ispirando la fondazione del Pedale Veloce Gaggiano nel 1965. Si devono a lui i primi colpi di pedale dati da molti giovani del paese, alcuni dei quali destinati al passaggio al professionismo (come Gianni Fusar Imperatore e Franco Calvi).